Italia
Fabbricante/ Produttore
I punti di forza della GMT Srl sono rappresentati da: una continua ed attenta valutazione delle esigenze dei clienti; investimento continuo in ricerca ed innovazione; la particolare attenzione alla sicurezza ed all'impatto ambientale; la consulenza e la progettazione per ottimizzare i processi produttivi. I nostri mulini permettono di raggiungere elevate performance con bassi costi di gestione.Il primo mulino della serie, H3.800, è dotato di un sistema completamente ad impatto ed è in grado di operare a velocità differenti per ottenere granulometrie diverse del materiale in uscita. Il nuovo mulino messo a punto da GMT, il G2.500, invece, offre un sistema di frantumazione ad impatto completamente ripensato. L'innovazione apportata da questo mulino secondario, coperta da un brevetto internazionale, permette di ottenere una più elevata produttività con consumi energetici ridottissimi.
Fabbricante/ Produttore
Via Rottazzo 2/B
41034 Finale Emilia - Italia
Italia
Macchina frantumatrice secondaria per un'efficace riduzione granulometrica. La riduzione del materiale avviene attraverso la rotazione dei martelli ad impatto installati sul rotore. La rotazione del rotore è impressa dall'accoppiamento tra motore elettrico, pulegge e cinghie trapezoidali. I martelli colpiscono e frantumano il materiale inerte che subisce un'ulteriore riduzione grazie all’auto-collisione. La macchina è dotata di una centralina idraulica che aziona pistoni idraulici che permettono di regolare la dimensione del materiale in uscita (regolazione della distanza tra martelli e corazze d’urto). La centralina idraulica permette inoltre l'apertura totale della macchina per una manutenzione facile e veloce. Il dispositivo con le bombole di azoto permette contrastare la forza degli urti sulle corazze d’urto e quindi di mantenere la regolazione impostata.
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Macchina frantumatrice primaria per un'efficace riduzione granulometrica. La riduzione del materiale avviene attraverso la rotazione dei martelli ad impatto installati sul rotore. La rotazione del rotore è impressa dall'accoppiamento tra motore elettrico, pulegge e cinghie trapezoidali. I martelli colpiscono e frantumano il materiale inerte che subisce un'ulteriore riduzione grazie all’auto-collisione. La macchina è dotata di una centralina idraulica che aziona pistoni idraulici che permettono di regolare la dimensione del materiale in uscita (regolazione della distanza tra martelli e corazze d’urto). La centralina idraulica permette inoltre l'apertura totale della macchina per una manutenzione facile e veloce. Il dispositivo con le bombole di azoto permette contrastare la forza degli urti sulle corazze d’urto e quindi di mantenere la regolazione impostata.
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Macchina di frantumazione primaria per impieghi gravosi per un'efficace riduzione della dimensione delle particelle. Il principio di funzionamento dei frantoi a mascelle si basa sul movimento alternato della mascella mobile che comprime e frantuma la roccia o il minerale tra sé e la mascella fissa, quando il materiale entra nella camera di frantumazione delimitata dalle due mascelle. La mascella mobile si sposta avanti e indietro contro la mascella fissa e il materiale alimentato dalla parte superiore della macchina viene compresso tra le due mascelle. Quando la mascella mobile si allontana dalla mascella fissa, il materiale frantumato viene scaricato dal frantoio sul fondo, con la dimensione del materiale in uscita determinata dallo spazio tra le due mascelle. Il movimento della mascella mobile è guidato da un sistema di pulegge-volano e cinghie trapezoidali. Scocca rigida monopezzo saldata.
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Macchina di frantumazione secondaria e/o terziaria per un'efficace riduzione granulometrica. La riduzione del materiale avviene tramite la rotazione dei martelli installati sul rotore. La rotazione del rotore è impressa dall'accoppiamento tra il motore elettrico e le pulegge per mezzo di cinghie trapezoidali. I martelli colpiscono e schiacciano la roccia che subisce un'ulteriore riduzione dalla collisione roccia-roccia. La macchina è dotata di una centralina oleodinamica che aziona pistoni idraulici che permettono la regolazione del materiale in uscita (regolazione della distanza tra martelli e corazze d'urto) e permettono anche la totale apertura della macchina per una rapida e facile manutenzione. Il dispositivo con le bombole di azoto permette di rispondere agli urti sui martelli e quindi di mantenere la regolazione impostata.
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