Fratelli Grondona è stata fondata dal bisnonno dell'attuale titolare ed opera nel settore delle impermeabilizzazioni dal lontano 1877. Sin dalla sua fondazione, la nostra impresa è sempre stata all’avanguardia, tanto da permetterle di partecipare ad opere storiche quali la realizzazione della Stazione Centrale di Milano (1928) e quella della Torre del Sestriere (1930), solo per citarne alcune. Da allora l’impresa non ha mai smesso di rinnovarsi, continuando ad avvalersi esclusivamente di manodopera interna specializzata, costantemente aggiornata sul corretto utilizzo di tutte le tipologie di materiali impermeabilizzanti e qualificata con il patentino di posatore, secondo quanto previsto dalla norma UNI 1133, tra le prime in Italia ad ottenerlo. Ogni intervento viene inoltre studiato ad-hoc dal nostro personale tecnico, per garantire sempre al cliente la soluzione più adatta ed al miglior rapporto qualità/prezzo possibile.
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A causa della loro composizione, questo tipo di copertura è più complicata da gestire da un punto di vista della messa in sicurezza rispetto gli interventi precedenti. Il problema deriva dalla necessità di fissare gli ancoraggi ad una sottile lamina metallica anziché agli elementi strutturali del tetto, cosa che ha obbligato i produttori di ancoraggi a progettarne una gamma utilizzabile solamente su queste coperture. Grazie a questi nuovi ancoraggi ora è possibile realizzare, anche sui tetti in lamiera grecata, sistemi anticaduta del tutto similari nell’utilizzo a quelli disponibili per le altre tipologie di copertura, sia di tipo puntuale che flessibile.
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Su questa tipologia di tetto il rischio di caduta è molto più elevato, a causa dell’inclinazione del piano su cui si deve camminare per operarci e della fragilità che nel tempo possono assumere gli elementi di rivestimento come tegole e ardesie. In questi casi gli approcci variano notevolmente, non solo a seconda della geometria del tetto, ma anche a seconda del tipo di struttura sotostante (in legno, in laterocemento, in acciaio, etc.) ed allo stato di conservazione degli elementi strutturali che lo compongono, problema molto comune nelle installazioni su edifici storici o comunque abbastanza datati. Solitamente si sceglie un approccio ibrido, con una linea flessibile al di sopra del colmo unita ad alcuni fissaggi puntuali per raggiungere quest’ultima e nei punti a rischio “effetto pendolo”, ma a volte quest’approccio è precluso da problemi strutturali del sotto tetto e si devono utilizzare altre tipologie di ancoraggi e di rinforzi.
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Pur essendo coperture paragonabili a terrazzi, anche quelle piane sono soggette all’installazione di dispositivi anticaduta, a meno che non abbiano un parapetto a norma (ovvero alto almeno 110 cm) su tutto il loro perimetro. Su questa tipologia di tetto, solitamente si installano delle linee vita di tipo flessibile, ovvero composte da due o più pali che sottendono funi in acciaio mediante appositi dissipatori d’energia e tenditori. In questo modo gli operatori possono agganciarsi al cavo e lavorare su tutta la superficie senza mai avere il bisogno di staccarsi, risparmiando di fatto molto tempo rispetto alle line vita composte solo da ancoraggi puntuali, che comportano un continuo agganciarsi/staccarsi dell’operatore per passare da un punto a quello successivo. A seconda della pianta del tetto può essere necessario integrare la linea vita flessibile con alcuni ancoraggi puntiformi negli angoli della copertura per evitare in caso di caduta dell’operatore il
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Una linea vita è un sistema di ancoraggi, posizionati generalmente sulle coperture dei caseggiati o dei capannoni industriali, la cui funzione è quella di prevenire la caduta degli operatori durante le lavorazioni in quota. L’obbligo d’installazione di questi dispositivi è stato sancito dal D.Lgs 81 del 09-04-2008 , Testo Unico sulla Sicurezza, e successivamente regolamentato da apposite Leggi Regionali . Ogni sistema anticaduta a norma di legge deve avere le seguenti caratteristiche: Essere corredato di una documentazione tecnica composta da: calcolo strutturale della copertura, atto ad individuare gli elementi portanti donei al fissagio degli ancoraggi; progetto che individua la corretta tipologia di ancoraggio ed il loro esatto posizionamento sulla copertura;
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