Materiale medico: situazione attuale dei prezzi 
 

Seguendo i listini del commercio internazionale negli ultimi tre anni e le tendenze nel settore del materiale medico, i prezzi dello stesso sono aumentati del 46% alla fine del 2021, rispetto al 2019. La causa è da ricercare nel fatto che la produzione di queste importazioni tende a concentrarsi solo in poche aree (principalmente in Cina e nel sud-est asiatico) e la mancanza di concorrenza rende difficile trovare fonti alternative. Il 30% del materiale medico acquistato dall'Europa viene prodotto fuori dalla Comunità europea: l'aggravante è costituito dal fatto che anche molte forniture fabbricate negli Stati Uniti contengono componenti asiatiche. Di conseguenza, la crescita dei costi del materiale medico ha superato persino la crescita della spesa per il lavoro degli ospedali: sono i dati diffusi da Kaufman Hall, a marzo 2022. Gli aumenti di prezzo riguardano una vasta gamma di forniture mediche: le stampelle e le garze mediche, ad esempio, nel 2022 costano oltre il dieci percento in più per l'importazione rispetto al 2019. Alcuni dei fattori determinanti di questi aumenti dei costi sono la carenza di lavoratori e i ritardi di spedizione: entrambi potrebbero trovare soluzione nel breve periodo. Altri fattori scatenanti di questa inflazione dei prezzi, al contrario, come la carenza di materie prime, sembrano, invece, di più difficile soluzione.  

Ma qual è il punto della situazione in Europa? Il prezzo dei guanti chirurgici, nel 2022, risulta aumentato del +162% rispetto a due anni fa. È l'aumento più rilevante. Nello stesso periodo di tempo, il costo degli sterilizzatori è cresciuto del +19%. Ovatta, garze e bende per uso medico, chirurgico e veterinario hanno registrato un incremento del +14%, stampelle, protesi, impianti in generale si attestano al +13%, tavoli operatori e letti da ospedale registrano un +12%.  

Secondo il rapporto globale sulle forniture di materaile medicale, l'inflazione dei prezzi è superiore rispetto alla media generale di tutti i settori di circa l'1%. 

Le cause che hanno determinato i rincari sono diverse: 
 

  • durante la pandemia del Covid-19, intanto, la domanda ha superato l'offerta: oltre al caso dei guanti chirurgici, i dispositivi di protezione personale (primi fra tutti le mascherine) ne sono un esempio lampante. Allo stesso tempo, le aziende hanno rallentato la loro produzione e la necessità del distanziamento interpersonale ha ridotto i ritmi di lavoro, costringendo a casa molti operatori. La limitazione dei trasporti ha fatto il resto
  • il conflitto russo ucraino ha esasperato i ritardi delle consegne, in seguito al blocco degli spazi aerei, alla congestione dei porti e all'aumento del costo del carburante. Ma, soprattutto, ha creato una nuova emergenza. L'area interessata dalla guerra, infatti, è fortemente coinvolta nell'estrazione di acciaio e alluminio e nella produzione di titanio, utilizzato in molti dispositivi medici.

Materiale medico: come scegliere  
 

La selezione del fornitore più adeguato, nel 2022, non segue le logiche del prezzo, che risulta essere uniforme ovunque. E nemmeno dei risparmio sul costo dei trasporti, perché, essendo le produzioni concentrate per la maggior parte nell'area asiatica, tutte le forniture ne sono, più o meno, affette. Piuttosto i criteri di selezione si concentrano sulle disponibilità e, quindi, sui tempi di consegna

La pandemia del Covid-19 ha messo in luce le sfide della spedizione di attrezzature e forniture medicali: dalle dosi di vaccino a temperatura controllata alla carenza di mascherine e altri DPI, il pubblico non è mai stato così consapevole della complessità e dell'importanza di portare il materiale medico a destinazione in modo sicuro ed efficiente.  

Le forniture spesso devono essere spedite da e verso località lontane e molti hanno peculiarità che ne rendono difficile il trasporto e la conservazione in modo standard.  

La ricerca di fornitori in rete, sebbene facile, veloce e pratica, nasconde insidie legate, soprattutto in questo settore, alle garanzie che il materiale consegnato sia conforme all'ordine e alle descrizioni del venditore (gli scandali europei sulle importazioni di mascherine durante la pandemia ne è un esempio). In altre parole, è fondamentale che il fornitore abbia una buona conoscenza delle normative vigenti

Questo criterio restringe, dunque, la selezione a imprese che abbiano già affrontato e superato il nodo delle norme sull'importazione e che, al tempo stesso, abbiano disponibilità delle quantità necessarie.  

Il servizio pre e post vendita, per questi motivi, è un fattore discriminante di scelta, perché significa poter contare sul fornitore, per qualsiasi tipo di problema.  

Il terzo criterio di selezione riguarda i tempi di consegna e le disponibilità: la tendenza a rivolgersi a intermediari si è diffusa nel periodo della pandemia ma è rimasta una costante anche dopo. Oggi, una serie di società hanno come core business la ricerca di forniture per conto di laboratori medici, ospedali, ambulatori veterinari e aziende che, sulla base di esperienze ed errori del passato, si affidano ad esse per rifornirsi del necessario nei giusti tempi. Il costo di questo servizio è, ovviamente, un aggravante sui budget generali ma evita, perlomeno, i vuoti di attività e il rischio di restare sforniti.