Ecco perché adottare le energie rinnovabili è vantaggioso per le aziende
Ecco perché le energie rinnovabili sono vantaggiose per le aziende. L’agire e il produrre in modo sostenibile è diventato un focus per molte aziende. Un argomento centrale in questo contesto sono le energie rinnovabili. Nella ricerca di soluzioni, non si tratta solo di risparmiare, considerando i prezzi elevati dell’elettricità e del riscaldamento. Anche il pensiero ecologico svolge un ruolo importante, soprattutto perché la sostenibilità dimostrabile è diventata un importante strumento di marketing.
Tuttavia, questo non è l’unico vantaggio. Passando alle energie rinnovabili, le aziende possono contribuire concretamente alla lotta ai cambiamenti climatici, riducendo le dannose emissioni di CO₂. Le aziende hanno un controllo particolarmente elevato su questo aspetto quando coprono parzialmente o completamente il loro fabbisogno energetico in modo autonomo. Questo approccio può essere vantaggioso, ad esempio, perché non si pagano tariffe di accesso alla rete per l’elettricità prodotta internamente. Inoltre, è possibile ridurre i pagamenti compensativi legati al commercio delle emissioni di combustibili.
Questo è possibile, ad esempio, con impianti fotovoltaici, aerogeneratori, centrali idroelettriche, impianti a biomassa e pompe di calore. Se implementate correttamente, tali tecnologie per la generazione di elettricità e calore si ripagano prima o poi. Inoltre, i costi possono essere ridotti grazie a misure di incentivazione.
Esistono diverse possibilità di finanziamento e incentivi
Dal Ministero delle Imprese oltre 600 milioni per finanziare progetti di sostenibilità
La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati FRI (Fondo Rotativo Imprese e Ricerca) per lo sviluppo e l’innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal italiano.
I finanziamenti agevolati del FRI offrono un importo pari al 60% dei costi di progetto, insieme a finanziamenti bancari che coprono il 20% dei costi, a condizione di avere una valida attestazione creditizia.
L’agevolazione si presenta come un contributo a fondo perduto, che copre una percentuale massima dei costi ammissibili del progetto. Questa percentuale è la seguente:
- 15% come contributo per le spese relative alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, nonché per l’acquisizione di servizi di consulenza legati alle attività di industrializzazione.
- 10% come contributo per le spese di investimento, relative all’acquisizione di beni strumentali utilizzati nelle attività di industrializzazione.
Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere orientate alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, oppure al notevole miglioramento di quelli già esistenti.
Secondo le linee guida consultabili sul sito Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il budget stanziato è così suddiviso:
- 600 milioni di euro per finanziamenti agevolati, che verranno erogati attraverso il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI). Di questa cifra:
- 300 milioni di euro sono destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello.
- 300 milioni di euro sono destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
- Inoltre, sono disponibili 150 milioni di euro per contributi, di cui:
- 75 milioni di euro per i progetti che accedono alla procedura a sportello.
- 75 milioni di euro per i progetti che accedono alla procedura negoziale.
L’iniziativa Green New Deal
L’intervento mira a sostenere progetti allineati con i settori di intervento del Green New Deal italiano, concentrandosi principalmente sugli obiettivi di:
- Decarbonizzazione dell’economia.
- Economia circolare.
- Riduzione dell’uso della plastica e sostituzione con materiali alternativi.
- Rigenerazione urbana.
- Turismo sostenibile
- Adattamento e mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico sul territorio.
Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono focalizzate sulla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, o sul significativo miglioramento di quelli già esistenti. Alcuni settori prioritari in cui queste attività possono essere indirizzate includono:
- Produzione di biomasse, biogas e biocarburanti.
- Gestione delle acque, reti fognarie e rifiuti.
- Trasporto e stoccaggio di CO₂.
- Progetti di mobilità integrata.
- Green IT.
Questi ambiti rappresentano aree di particolare rilevanza per lo sviluppo sostenibile e offrono opportunità per l’innovazione e l’implementazione di soluzioni ecocompatibili.
A partire dal 1° gennaio 2023, inoltre, la legge di bilancio 2020 ha stanziato fondi per la misura Nuova Sabatini, che supporta le micro, piccole e medie imprese nell’acquisto di macchinari e impianti a basso impatto ambientale. Le imprese possono ottenere un contributo in conto impianti calcolato sugli interessi di un finanziamento quinquennale al 3,575%. Inoltre, è richiesta una certificazione ambientale di processo o di prodotto per beneficiare di un contributo maggiorato.
Conclusione
Le aziende che adottano pratiche sostenibili godono di numerosi vantaggi e opportunità. Oltre a ottenere polizze assicurative più convenienti, queste imprese migliorano la loro posizione per accedere alle agevolazioni fiscali e svolgono un ruolo attivo nella riduzione delle emissioni di CO₂ in Europa.
Questo non solo comporta benefici finanziari per il business, ma riveste anche un ruolo cruciale nell’incremento complessivo della sostenibilità del Paese.
Inoltre, contribuisce a sensibilizzare il pubblico, specialmente coloro che sono particolarmente attenti a tali tematiche e si affidano con fiducia alle imprese che agiscono in modo virtuoso. Pertanto, diventa fondamentale valutare le soluzioni più appropriate e avviare un progetto a lungo termine per la sostenibilità all’interno dell’azienda.