Stato attuale dell’economia circolare nella tecnologia di refrigerazione e condizionamento dell’aria

L’economia circolare nella tecnologia di refrigerazione e condizionamento dell’aria sta guadagnando sempre più attenzione e rilevanza. L’obiettivo dell’economia circolare è ridurre al minimo gli sprechi, prolungare la durata dei prodotti e massimizzare il loro valore attraverso il ripristino, il riutilizzo e il riciclo dei materiali.

Sfide ecologiche nella tecnologia di refrigerazione e condizionamento dell’aria

Nel 2020, i sistemi di aria condizionata hanno contribuito al 16% di tutto il consumo di energia elettrica negli edifici, secondo le stime della IEA. Questo indica l’importanza del raffreddamento degli ambienti nel consumo complessivo di energia elettrica. Tuttavia, se non verranno introdotti sistemi più efficienti, la domanda di energia elettrica per il raffreddamento potrebbe aumentare del 40% entro il 2030. Questo aumento rappresenterebbe una sfida significativa per le attuali infrastrutture elettriche, che potrebbero non essere in grado di sostenere tale crescita.

Migliorare l’efficienza energetica e delle risorse

L’industria italiana della refrigerazione sta cercando di migliorare l’efficienza energetica e delle risorse dei suoi prodotti. Il potenziale è grande, perché la refrigerazione offre molti approcci all’ottimizzazione energetica. A seconda dell’area di applicazione, del tipo e delle dimensioni dei sistemi odierni, sono possibili risparmi fino al 30% e, nel caso degli impianti di climatizzazione, la tecnologia moderna potrebbe persino ridurre i consumi fino al 70%.

Secondo i rapporti della IEA (in inglese), i seguenti fattori hanno un’influenza significativa sul fabbisogno energetico della tecnologia di refrigerazione:
 

1. Temperatura di assorbimento e dissipazione del calore
2. La tecnologia di controllo
3. Refrigerante utilizzato
4. Tipo di impianto e compressore
5. Isolamento termico dei componenti dell’impianto e delle linee di distribuzione
6. Uso del calore di scarto

Ogni azienda dovrebbe mettere in discussione i propri sistemi di refrigerazione in questi punti al fine di migliorare l’efficienza delle risorse. Utile è anche un sistema di monitoraggio dell’energia che monitora continuamente la refrigerazione e garantisce la trasparenza. In questo modo, le carenze e i divoratori di energia possono essere facilmente identificati ed eliminati oppure ottimizzati in modo mirato. Si consiglia inoltre di consultare un consulente energetico certificato, in quanto può anche scoprire il potenziale che risiede nella progettazione dell’edificio.
 

Economia circolare nella tecnologia della refrigerazione: potenzialità

Nell’ambito dell’economia circolare nel settore della refrigerazione e del condizionamento dell’aria, l’attenzione è rivolta al riutilizzo e alla ristrutturazione dei materiali e dei prodotti esistenti al fine di migliorare l’equilibrio ambientale. Questo approccio si concentra principalmente su due elementi fondamentali: i sistemi di refrigerazione e i refrigeranti utilizzati.

Per quanto riguarda i sistemi di refrigerazione, l’adozione di un approccio circolare implica la valutazione e l’eventuale ristrutturazione dei sistemi esistenti. Piuttosto che sostituire completamente i vecchi impianti, si cerca di ottimizzarli e renderli più efficienti mediante l’adozione di tecnologie avanzate e la revisione dei componenti. Ciò può comportare l’implementazione di sistemi di controllo più intelligenti, l’ottimizzazione dell’isolamento termico e l’uso di materiali più eco-friendly. Il riutilizzo dei sistemi di refrigerazione esistenti contribuisce a ridurre lo spreco di risorse e l’impatto ambientale legato alla produzione di nuovi impianti.

L’attenzione, inoltre, si rivolge anche ai refrigeranti stessi nei sistemi. L’adozione di gas refrigeranti rigenerati rappresenta un’importante pratica nell’ambito dell’economia circolare. I gas rigenerati, ottenuti attraverso processi controllati di rigenerazione, hanno la stessa composizione chimica dei gas vergini utilizzati inizialmente. Utilizzare gas rigenerati riduce la necessità di produrre nuovi gas refrigeranti, contribuendo così a ridurre le emissioni associate alla loro produzione. Inoltre, i gas rigenerati presentano un basso o bassissimo Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP), contribuendo a mitigare l’effetto serra e a preservare l’ambiente.

L’importanza dei gas rigenerati

Il riutilizzo dei gas refrigeranti è una soluzione innovativa per affrontare i problemi di inquinamento ambientale nel settore. Questa pratica mira a soddisfare le nuove esigenze di mercato, promuovendo un consumo sostenibile sia tra i consumatori sia tra le aziende. Il processo di rigenerazione dei gas refrigeranti fa parte del modello di economia circolare, poiché estende la loro vita utile e previene danni ambientali derivanti da pratiche di smaltimento errate, come il buco dell’ozono e l’effetto serra.

Concentrandosi anche sulla corretta gestione del ciclo di vita, l’uso dei nuovi gas refrigeranti di classe A2L, con un basso o bassissimo Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP), permette di raggiungere un impatto quasi nullo sull’effetto serra, addirittura inferiore ad altri gas, comunemente chiamati “naturali”, che sono difficili da rigenerare per varie ragioni.

Il gas rigenerato è un fluido che ha subito un processo tecnologico per trasformarlo da rifiuto in un gas con la stessa composizione chimica del gas vergine utilizzato in precedenza. Questa trasformazione rende i gas rigenerati un prodotto virtuoso ed eco-friendly grazie alle sue molteplici qualità.

Le aziende specializzate, che operano nel rispetto delle autorizzazioni ambientali e degli Accordi di Programma con il Ministero per la Transizione Ecologica, svolgono il lavoro di rigenerazione. Alla fine del processo, queste aziende certificano la conformità del gas agli standard tecnici AHRI 700, confezionando ed etichettando in conformità alle norme e alle leggi vigenti. Il rispetto dello standard tecnico AHRI 700 è fondamentale affinché i dispositivi di refrigerazione e climatizzazione possano raggiungere le prestazioni dichiarate dai produttori.