Budella - Import export

L’impianto è idoneo per insaccare in budello, compattare e clippare pezzi di carne interi completamente in automatico. L’impianto è idoneo per insaccare in budello, compattare e clippare pezzi di carne interi completamente in automatico. Capacità tubo budello: 18/25 mt circa (dipende dalla tipologia di budello utilizzato). Elevato risparmio nell’utilizzo del budello

Insaccatrice semiautomatica per pezzi di carne in budelli fibrous, fibram, ecc. e/o rete elastica da tavolo. Insaccatrice semiautomatica per pezzi di carne in budelli fibrous, fibram, ecc. e/o rete elastica da tavolo. Diametri: 50, 60, 70, 80, 90 mm macchina ideale per piccole produzioni, applicazioni rete elastica, su arrosti o pezzi di carne interi. camera di insacco standard da 250 mm.

Pressa insaccatrice automatica o semiautomatica per pezzi di carne in budelli fibrous, fibram ecc. e/o rete elastica e collagene fino a diametro 230 mm Pressa insaccatrice automatica o semiautomatica per pezzi di carne in budelli fibrous, fibram ecc. e/o rete elastica e collagene fino a diametro 230 mm. Utilizza stampi rotondi, ovali, quadri e rettangolari. Un temporizzatore permette di programmare la durata del ciclo di funzionamento della macchina in continuo. Camera insacco standard da 500 mm; macchine speciali con camere da 700, 800, 1.000 mm. Funzionamento elettropneumaticocon PLC. Possibilità di funzionamento sincronizzato di due macchine speculari. Per l’ottimizzazione del personale impiegato.

Questa versione della Finocchiona IGP ha un peso netto di circa 500 g ed è confezionata intera in budello naturale. La Finocchiona IGP viene prodotta con tagli di carne suina di primissima scelta. Tra questi troviamo: spalla, prosciutto, scamone, coppa, e pancetta. La lavorazione è caratterizzata dall'aggiunta di aromatici semi di finocchietto selvatico, sale, pepe e aglio. Questo mix naturale e genuino conferisce al salume toscano il suo profumo unico e inconfondibile. Le antiche origini di questo è insaccato risiedono nel territorio toscano, nel quale già in epoca medievale si utilizzava il finocchietto selvatico per sostituire il pepe, che a quei tempi era molto più costoso è difficile da reperire. Il termine Finocchiona è inoltre riportato in diversi vocabolari e dizionari enciclopedici italiani fin dal 1875. Tra questi figura anche il rinomato Treccani, che lo associa alla definizione di salume tipico toscano.